Francesco Amorosino

"Fantastic Voyage"

Project Info

Project Description

 

Fantastic Voyage

Ormai ogni giorno viene annunciata la scoperta di nuovi pianeti extrasolari, rendendo chiaro che il nostro sistema non è qualcosa di speciale, ma uno tra i tanti, un piccolo puntino in un universo enorme.

Eppure c’è qualcosa che finora ci ha reso unici: la vita. Stiamo esplorando il cosmo, stiamo puntando telescopi sempre più potenti nelle sue profondità oscure a caccia di risposte, prima fra tutte: siamo soli? Lo riteneva impossibile l’astronomo e astrofisico Frank Drake che nel 1961 formulò la sua famosa equazione.

Questa sequenza di parametri permette di stimare il numero di civiltà extraterrestri data la grandezza dell’universo conosciuto. Ne risulta che è impossibile che la Terra sia l’unico pianeta ad aver sviluppato la vita. Ma allora, citando il paradosso del fisico Enrico Fermi, “se esistono perché non sono ancora qui?”.

Le ipotesi includono la difficoltà di sviluppo di una civiltà intelligente, la difficoltà di viaggiare nello spazio, la paura di essere attaccati da altri o la tendenza all’autodistruzione prima di riuscire a colonizzare lo spazio. Uno scenario deprimente.Non esistono foto di esopianeti, ma soltanto l’attestazione della loro presenza ricavata da analisi sulla differenza di intensità delle loro stelle. Le immagini disponibili ledobbiamo soprattutto all’immaginario degli artisti.In Fantastic Voyage Francesco Amorosino rende omaggio allo spazio, alla fantascienza e alla bellezza della vita sulla Terra.

L’artista mescola le scoperte della Nasa con le storie di Isaac Asimov e creainteri sistemi solari solo con… frutta e verdura. Simili a fotografie aeree, questi scatti inquadrano oggetti come pesche, pomodori, melanzane che si trasformano in pianeti e superfici misteriose da esplorare.

Le immagini sembrano a volte provenire dall’interno del corpo umano, creando un collegamento tra micro e macro cosmo, omaggiando il film Fantastic Voyage da cui è tratto il titolo del lavoro. Il progetto è composto da una serie di fotografie e da un’opera di videoarte realizzata in collaborazione con il compositore Stefano G. Falcone.

Nel video possiamo seguire in soggettiva il viaggio di un ipotetico astronauta nell’esplorazione di vari pianeti alla ricerca della vita. Se sia qualcosa di positivo trovare o meno altre creature intelligenti nello spazio è ancora tutto da stabilire. Intanto non dobbiamo dimenticare di rivolgere lo sguardo alla bellezza del nostro pianeta perché anche il più umile frutto è veramente straordinario.

Stampe realizzate da Grenze- Arsenali Fotografici e Ufficio Unesco Verona

 

Bio

Nato nel 1984, vivo a Roma, dove lavoro come fotografo, artista visivo ed educatore. Gestisco il mio spazio di ricerca “il FotoStudio” dove organizzo mostre e corsi.

Nel 2016 ho vinto il Sony World Photography Awards nella categoria stilllife. Nelle mie opere sonointeressato a indagare la percezione della realtàda parte delle persone attraverso temi come il mistero e il soprannaturale, ma anche le cospirazioni e i meccanismi del potere.

Nel 2021 si è svolta la mia mostra personale “La Selva e le Stelle” presso l’Istituto di Cultura Italiano di Belgrado in Serbia.

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